giovedì 24 gennaio 2008

IL PEPLUM A CONVEGNO

Dal 14 al 16 dicembre 2007 si è tenuto a Bologna, presso l’Aula Magna del Convento di S. Cristina, l’interessante Convegno di studi intitolato NON SOLO DIVE – PIONIERE DEL CINEMA ITALIANO, a cura della prof.ssa Monica Dall’Asta. Con questa manifestazione, la curatrice ha inteso “riportare alla luce il lavoro delle numerose donne che, tra gli anni Dieci e Venti del Novecento, riuscirono a ritagliarsi un ruolo professionale all’interno dell’industria cinematografica italiana, sfidando i pregiudizi di una cultura retriva e repressiva, in una stagione di grande effervescenza del movimento emancipazionista”. Iniziativa lodevole, e che segnaliamo con particolare piacere poiché tra gli interventi ci sono state anche due relazioni sul cinema “peplum”, molto fervente in quei primi anni del secolo. La prima relazione (“Belle e Dannate. Donne di potere nel cinema storico-mitologico italiano”) è stata di Elena D’Amelio dell'Università di Padova, giovane dottoranda in storia del cinema, la quale sta completando la sua tesi sul cinema muscolare italiano. Il titolo del suo progetto di ricerca è "Miti classici e cinema di genere. Figure e storie dell’universo culturale della Grecia antica all’interno del cinema mitologico-muscolare italiano degli anni Sessanta". Questo lavoro, portato avanti con il prof. Gian Piero Brunetta (Responsabile della ricerca) si occuperà del fenomeno dell’uomo forte, quindi dei vari Ercole, Maciste, ecc., e dei significati che assume nell’Italia del boom. Noi le facciamo i nostri migliori auguri, e ci auguriamo che poi la sua ricerca sfoci in una bella pubblicazione.
Il secondo intervento (“All’ombra del gigante. Le comprimarie femminili della serie ‘Maciste’”) è stato di Stella Dagna dell'Università di Pisa. Ha poi esposto le sue "Conclusioni" la curatrice Monica Dall'Asta, la quale lei stessa è una vera pioniera (nonostante la giovane età, come appare nella foto) nel campo degli studi sul cinema storico e peplum in Italia. Ricordiamo infatti che ha al suo attivo diverse pubblicazioni sul genere, oltre ad un bellissimo libro sul cinema dei forzuti dell’epoca del muto italiano, pubblicato però in Francia (Un Cinéma Musclé - Le surhomme dans le cinéma muet italien: 1913-1926, Crisnée: Yellow Now, 1992, 255 pp.). E’ un vero crimine che questo suo splendido lavoro non esista ancora in edizione italiana; evidentemente, i nostri cugini d’Oltralpe sono molto più avanti quando si tratta di riconoscere meriti e qualità di generi come il cinema e la letteratura popolare, che i critici togati qui da noi, cresciuti e pasciuti a dosi di “verismo” pasoliniano e neorealismo, sono molto più restii ad accettare.
Attualmente Monica è Professoressa di Cinema, Fotografia e Televisione presso il Dipartimento di Musica e Spettacolo dell'Università di Bologna, dove insegna nel Corso di laurea Dams (insegnamento di Storia delle teorie del cinema) e nel Corso di laurea magistrale Cinema, Televisione e Produzione multimediale (insegnamento di Forme della serialità nel cinema e nella televisione). Il suo lavoro di ricerca si sviluppa fondamentalmente lungo tre direttrici: 1. Archeologia della serialità cinematografica; 2. Storia delle teorie del cinema (con particolare riferimento agli autori francesi e a Walter Benjamin); 3. La storia delle donne nella storia del cinema.
Collabora inoltre alla ricerca internazionale Women Film Pioneers, dedicata allo studio e alla valorizzazione del lavoro femminile nell'industria cinematografica del periodo muto. Con Jane Gaines (Duke University) sta curando il secondo volume di un repertorio biografico dedicato alle pioniere del cinema mondiale.